Sull’esterno, attraverso una scala inserita nell’edicola sopra descritta, si accede alla cappella di San Nicola, edificata sul tetto della cappella dedicata alla Vergine e quasi incassata nella roccia soprastante.
E’ costituita da una piccola aula absidata con copertura a botte. Sul lato meridionale si apre una finestra e sul muro occidentale il varco di ingresso.
Sull’esterno della facciata, che dà sul piazzale sottostante, al di sopra della finestra è dipinto un medaglione contenente la mano di Dio verso cui sono rivolti due eleganti angeli osannanti.
L’abside del piccolo vano voltato, è collocata a settentrione e mostra la Vergine con il Bambino, del tipo della Hodegetria, affiancata da San Nicola e san Paolino, in abito vescovile, con un chiaro richiamo al ruolo svolto dai due nella difesa dell’ortodossia contro l’eresia.
Sull’arco absidale sono dipinti San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista entrambi con il rotolo. L’interno della facciata sud, di fronte all’abside, sulla finestra ad arco, è raffigurato un medaglione contenente il busto del Cristo e ai due lati San Cesareo e San Nicola. Sulla volta si staglia un clipeo, contenente il Cristo Pantocratore, sostenuto da quattro angeli.
Sulla parete orientale sono raffigurate scene di miracoli di San Nicola: San Nicola salva tre uomini dall’esecuzione; San Nicola appare a Costantino; San Nicola appare ad Abalabio; Tre generali ringraziano San Nicola; Storia di Mare; sulla parete opposta si svolgono due teorie di santi, il cui riconoscimento risulta di difficile interpretazione a causa del cattivo stato di conservazione dell’affresco.
L’articolata ambientazione spaziale delle figure, rese con consapevole plasticità, ha spinto la moderna critica ad avvicinare questi dipinti alla pittura medievale romana tra XI e XII secolo, di cui il dato peculiare è costituito dai rimandi alla cultura carolingia e tardoantica.
Nella visione moderna il complesso sembra esaurirsi agli edifici con le rilevanze artistiche, separati dalle abitazioni che si trovano sul lato orientale. Il fabbricato con la facciata sulla strada, probabilmente doveva contenere le strutture monastiche del periodo di espansione nei secoli tardomedievali.